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P A R T I T U R A Z E R O
performance | 2024
di e con | Elena Boillat
collaborazione artistica | Laura Gaillard
orecchio esterno | Mathias Steinauer
consulenza tecnica | Simona Gallo
coproduzione | PREMIO – Premio d’incoraggiamento per le arti sceniche, LAC Lugano Arte e Cultura
sostegni | DECS Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos, SIS - Fondazione svizzera degli artisti interpreti, Città di Lugano
residenze artistiche | Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, Théâtre Sévelin 36, Fabriktheater-Rote Fabrik, Theater Roxy Birsfelden, LAC Lugano Arte e Cultura
presentazioni work in progress | Grütli Ginevra, Nouveau Monde Friburgo, Kunstmuseum Winterthur nell'ambito del Tanz Fest 24, con il supporto di RESO Rete Danza, in collaborazione con Arturo Prod
ringraziamenti | spazio culturale Spazio Inverso Tesserete, TanzHaus Zurigo, Luca Congedo Silence&Light studios, Mjelma Shehu
- Esplorando il suo stesso apparato fonatorio, Elena Boillat avvia una ricerca sulla materia vibrante del corpo-voce nel tentativo di ritrovare linguaggi liberi dal peso dei significati. Tra i progetti sostenuti da PREMIO Schweiz 2024, P A R T I T U R A Z E R O è un atto performativo che porta alla luce una fisicità respirante e sonora immersa in uno spazio ogni volta scarnato, spogliato e pieno di silenzio.
Ispirata dalla struttura della forma-sonata e da quella di alcuni rituali, Elena compone ed interpretata una partitura a partire dalle reminiscenze sonore che la abitano: resistenza fisica e flusso del respiro vengono utilizzati per generare un’emissione vocale estrema in contrasto con il lento susseguirsi e il dilatarsi dei movimenti e degli attimi di quiete.
Questo corpo e questa voce desiderano instaurare un dialogo intimo con l’immaginario e la percezione acustica di chi inevitabilmente è chiamato a seguirli, in un viaggio pre-linguistico dai confini mutevoli. -
“La voce può colpire, sfiorare, allontanare, chiamare o avvicinare. E il corpo è la grotta buia che ne custodisce l’origine e il segreto. Aggrappandomi al loro potere manifestativo, ho sentito possibile una comunicazione inventata, indipendente dal senso, dalla cultura e dalla norma, libera dalla frenesia informativa. Come un grido nel vuoto o un sussurro nel caos, il messaggio che questo tipo di comunicazione porta non si trova più nell’informazione ma nella risonanza stessa, riconsegnandomi ad un terreno primario dove le difese vengono meno.”
-note artistiche 2023.
RECENSIONI
"Un elogio della lentezza e il fascino del respiro"
"Boillat, corpo, respiro, voce"
"Attraversare il mondo con la voce"
PH S.Varrani